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Qual è la questione cruciale che, in una sorta di eterno ritorno, si ripresenta all’inizio dell’anno scolastico 2014-15? Che esso disperde ogni anno circa 200 mila ragazzi, molti dei quali, perduti per sempre, vanno a gonfiare il fiume dei NEET.
È una tragedia silenziosa del Paese, aggravata dal silenzio pubblico. La fuga dalla scuola non è che l’ultima tappa di un disagio che si manifesta già nei rami più bassi del sistema. Le sue forme sono molteplici: rifiuto dell’apprendimento, depressione, aggressività, bullismo...
La scuola tende a individuare nel mondo “là fuori” le cause e le responsabilità di tali fenomeni. Essa si autointerpreta come santuario del sapere nonché rifugio sociale rispetto alla crisi dell’istituto familiare, alle turbolente dinamiche sociali, alla socializzazione narcisistica dei social network.
Si tratta, tuttavia, di “falsa coscienza”, che deve essere smantellata per dar luogo a una percezione autentica della realtà. Benché i ragazzi trascorrano solo la prima parte della giornata nella scuola, l’esperienza scolastica attraversa l’intera giornata. Essa è il perno oggettivo della loro vita: il tempo di scuola è tempo di vita.
Raccontare che cosa accade a scuola è perciò decisivo ai fini dell’individuazione delle cause e delle responsabilità.
[...]
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La solitudine degli alunni nella scuola italiana
01/01/2012 (FACOLTATIVA)

È una tragedia silenziosa del Paese, aggravata dal silenzio pubblico. La fuga dalla scuola non è che l’ultima tappa di un disagio che si manifesta già nei rami più bassi del sistema. Le sue forme sono molteplici: rifiuto dell’apprendimento, depressione, aggressività, bullismo...
La scuola tende a individuare nel mondo “là fuori” le cause e le responsabilità di tali fenomeni. Essa si autointerpreta come santuario del sapere nonché rifugio sociale rispetto alla crisi dell’istituto familiare, alle turbolente dinamiche sociali, alla socializzazione narcisistica dei social network.
Si tratta, tuttavia, di “falsa coscienza”, che deve essere smantellata per dar luogo a una percezione autentica della realtà. Benché i ragazzi trascorrano solo la prima parte della giornata nella scuola, l’esperienza scolastica attraversa l’intera giornata. Essa è il perno oggettivo della loro vita: il tempo di scuola è tempo di vita.
Raccontare che cosa accade a scuola è perciò decisivo ai fini dell’individuazione delle cause e delle responsabilità.
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Giovanni Cominelli
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Da NS 1, settembre 2014, pp. 5-6