
news
HOME > NEWS
2023
-
Primaria
2023Primaria20452
- News mondo scuola 204531
- Approfondimenti 204532
- BES 204531000
- CLIL 204531001
- LIM 204531002
- INVALSI 204531003
780
05/03/2015
3
Dal Gruppo
2
Tutte le news
Stanno affluendo i dati relativi alle iscrizioni dai quali si deduce che l’ultimo nato tra i Licei italiani – il Liceo delle Scienze Umane – registra un andamento oscillante. Curioso destino per una scuola che sembrava promettente, almeno alla luce di altre esperienze europee – come quella francese – dove le scienze umane raccolgono ampie adesioni e diffuso interesse.
Abbiamo chiesto un parere a Giuseppe Mari, docente universitario e autore, oltre che di manuali di Scienze Umane per l’omonimo Liceo, del saggio – Il Liceo delle Scienze Umane – che ne illustra una interpretazione complessiva (manuali e saggio sono testi pubblicati dall’Editrice La Scuola).
“La cosa non mi sorprende. Si tratta di una scuola giovane, quest’anno per la prima volta avremo l’Esame di Stato al termine del ciclo di studi”, risponde. “Piuttosto – aggiunge – dispiace”. Perché? “Perché si sta perdendo un’occasione…”. Prosegue: “Il Liceo delle Scienze Umane è nato per raccogliere una sfida precisa, quella del confronto con la società complessa”. “Non è casuale” – sottolinea il prof. Mari – “che la disciplina d’indirizzo – Scienze Umane – sia costitutivamente interdisciplinare, cioè del tutto coerente con il profilo complesso (ossia plurale e intrecciato) della cultura contemporanea. Ma qui sta il punto: non si è fatto aggiornamento e la nuova disciplina è stata letteralmente scaricata sulle spalle dei docenti: come stupirsi del risultato?...”.
Ma in che senso la disciplina Scienze Umane è “nuova”. “Per il fatto – risponde lo studioso – che è l’effetto dell’aggregazione di quattro saperi tradizionalmente insegnati in forma autonoma: Antropologia, Pedagogia (nell’Opzione Economico-sociale, Metodologia), Psicologia e Sociologia. I docenti si sono trovati dall’oggi al domani a insegnare una disciplina tutta da costruire, rispetto alla quale – a causa della varietà dei percorsi formativi precedenti al varo del Liceo – quasi nessuno aveva una formazione completa”.
Colpa dei docenti, quindi? “Per niente” è la risposta secca. “Anzi” – prosegue il nostro interlocutore – “i docenti si sono dati da fare costruendo sul campo la didattica. Ne ho incontrati a decine, negli ultimi tre anni: si sono impegnati sul serio; piuttosto il problema è nell’orientamento, che spesso è del tutto sbagliato”.
Quale il motivo? “In molti casi” – risponde Mari – “si dice che il Liceo delle Scienze Umane sia la scuola adatta per chi vuole insegnare, ma non è vero. Anzitutto, si tratta di un Liceo, quindi apre a tutti i Corsi di Laurea universitari. Non va poi dimenticato che, grazie al profilo interdisciplinare di Scienze Umane -che sollecita anche le altre discipline ad una maggiore integrazione - si presenta come una scuola particolarmente coerente con la situazione socio-economica odierna, connotata dall’ascesa del terziario ossia dei servizi: in proposito, ritengo che sia il ‘Liceo del terziario’, includendo anche l’educazione tra i servizi, a scuola e fuori della scuola, ma comunque con un’apertura che abbraccia l’orizzonte sociale in tutta la sua ampiezza”.
Dobbiamo quindi avere fiducia? La risposta è un “Sì” convinto. Fondato su quali premesse? “Occorre dare il tempo a questa scuola per farsi conoscere. Intanto però bisogna lavorare sull’orientamento affinché vi corrisponda realmente. E, a questo, contribuiranno i primi laureati provenienti dal Liceo delle Scienze Umane che potranno attestarne la ricchezza formativa testimoniando il valore aggiunto che ne hanno tratto per la loro crescita”. “È chiaro” – puntualizza Mari – “che ogni Liceo è formativo, ma secondo profili precisi e originali: il Liceo delle Scienze Umane ha caratteristiche proprie – ad esempio, in merito al contributo offerto agli studenti in ordine alla conoscenza di se stessi e della realtà – che vanno riconosciute”. “Molto” – conclude – dipende da come verrà insegnata la disciplina Scienze Umane : in forma integrata, senza smarrire il contributo dei singoli saperi che la compongono, ma anche – allo stesso tempo – facendoli interagire reciprocamente”.
Pubblicazioni recenti:
Il curioso destino del Liceo delle Scienze Umane
01/01/2012 (FACOLTATIVA)

Abbiamo chiesto un parere a Giuseppe Mari, docente universitario e autore, oltre che di manuali di Scienze Umane per l’omonimo Liceo, del saggio – Il Liceo delle Scienze Umane – che ne illustra una interpretazione complessiva (manuali e saggio sono testi pubblicati dall’Editrice La Scuola).
“La cosa non mi sorprende. Si tratta di una scuola giovane, quest’anno per la prima volta avremo l’Esame di Stato al termine del ciclo di studi”, risponde. “Piuttosto – aggiunge – dispiace”. Perché? “Perché si sta perdendo un’occasione…”. Prosegue: “Il Liceo delle Scienze Umane è nato per raccogliere una sfida precisa, quella del confronto con la società complessa”. “Non è casuale” – sottolinea il prof. Mari – “che la disciplina d’indirizzo – Scienze Umane – sia costitutivamente interdisciplinare, cioè del tutto coerente con il profilo complesso (ossia plurale e intrecciato) della cultura contemporanea. Ma qui sta il punto: non si è fatto aggiornamento e la nuova disciplina è stata letteralmente scaricata sulle spalle dei docenti: come stupirsi del risultato?...”.
Ma in che senso la disciplina Scienze Umane è “nuova”. “Per il fatto – risponde lo studioso – che è l’effetto dell’aggregazione di quattro saperi tradizionalmente insegnati in forma autonoma: Antropologia, Pedagogia (nell’Opzione Economico-sociale, Metodologia), Psicologia e Sociologia. I docenti si sono trovati dall’oggi al domani a insegnare una disciplina tutta da costruire, rispetto alla quale – a causa della varietà dei percorsi formativi precedenti al varo del Liceo – quasi nessuno aveva una formazione completa”.
Colpa dei docenti, quindi? “Per niente” è la risposta secca. “Anzi” – prosegue il nostro interlocutore – “i docenti si sono dati da fare costruendo sul campo la didattica. Ne ho incontrati a decine, negli ultimi tre anni: si sono impegnati sul serio; piuttosto il problema è nell’orientamento, che spesso è del tutto sbagliato”.
Quale il motivo? “In molti casi” – risponde Mari – “si dice che il Liceo delle Scienze Umane sia la scuola adatta per chi vuole insegnare, ma non è vero. Anzitutto, si tratta di un Liceo, quindi apre a tutti i Corsi di Laurea universitari. Non va poi dimenticato che, grazie al profilo interdisciplinare di Scienze Umane -che sollecita anche le altre discipline ad una maggiore integrazione - si presenta come una scuola particolarmente coerente con la situazione socio-economica odierna, connotata dall’ascesa del terziario ossia dei servizi: in proposito, ritengo che sia il ‘Liceo del terziario’, includendo anche l’educazione tra i servizi, a scuola e fuori della scuola, ma comunque con un’apertura che abbraccia l’orizzonte sociale in tutta la sua ampiezza”.
Dobbiamo quindi avere fiducia? La risposta è un “Sì” convinto. Fondato su quali premesse? “Occorre dare il tempo a questa scuola per farsi conoscere. Intanto però bisogna lavorare sull’orientamento affinché vi corrisponda realmente. E, a questo, contribuiranno i primi laureati provenienti dal Liceo delle Scienze Umane che potranno attestarne la ricchezza formativa testimoniando il valore aggiunto che ne hanno tratto per la loro crescita”. “È chiaro” – puntualizza Mari – “che ogni Liceo è formativo, ma secondo profili precisi e originali: il Liceo delle Scienze Umane ha caratteristiche proprie – ad esempio, in merito al contributo offerto agli studenti in ordine alla conoscenza di se stessi e della realtà – che vanno riconosciute”. “Molto” – conclude – dipende da come verrà insegnata la disciplina Scienze Umane : in forma integrata, senza smarrire il contributo dei singoli saperi che la compongono, ma anche – allo stesso tempo – facendoli interagire reciprocamente”.
Pubblicazioni recenti:
![]() |
![]() |
![]() |
Il Liceo delle Scienze Umane. In libreria |
Progetto Scienze Umane. Per il primo biennio dei licei delle scienze umane |
Obiettivo Scienze Umane Per il secondo biennio e quinto anno dei licei delle scienze umane |